Laghetto Cigno

L' allevamento

L' allevamento

Allevamento:

Il 90 % delle trote seminate al Laghetto del Cigno,provengono dall'allevamento Troticoltura Franchini Giorgio sito a Poncarale in prov.di Brescia.

L'allevamento è stato creato a valle di una risorgiva di acqua limpidissima e purissima di cui potete vedere alcune immagini nella Fotogallery sez.allevamento.

Molto importante :le nostre trote sono sempre accompagnate dai certificati medico-veterirari che attestano la buona salute .

Alcuni cenni sull'allevamento

Generalità:
L'allevamento dei Salmonidi è praticato nelle acque fredde di tutti i continenti; riguarda principalmente le specie trota iridea e fario e si attua nelle acque dell'Europa, Nord e Sud America, Asia, Africa e Oceania. Il grande sviluppo della troticoltura è dovuto allo svolgimento in condizioni artificiali, senza particolari problemi, dell'intero ciclo biologico.
L'allevamento delle trote richiede una grande quantità di acqua fresca, pura e a flusso costante tutto l'anno. Questo tipo di coltura è sinonimo di coltura in acque fredde, ed il pericolo da evitare è che l'acqua si scaldi nei mesi estivi, per assicurare sempre una quantità di ossigeno disciolto.
In Italia, la zona migliore è quella del Nord-Est per la qualità e per la quantità di acqua.
La temperatura dell'allevamento ideale si aggira intorno ai 12-14°C, l'acqua deve essere priva di corpuscolato solido in sospensione (torbidità), senza colori, odori o sapori particolari, con un pH compreso tra 6,5 e 8,5. L'origine dell'acqua dovrebbe essere di risorgiva, priva cioè di sostanze inquinanti. L'acqua che sgorga direttamente dal sottosuolo, garantisce, oltre alla costanza della portata, anche quella della temperatura, fattore fondamentale per l'allevamento.


Le specie allevabili:

Salvelinus fontinalis (Salmerino di fontana)

Caratteri morfologici distintivi: colorazione molto caratteristica con dorso e parte superiore dei fianchi che presentano "vermicolature" bianco giallastre; parti ventrali giallo aranciato.
Distribuzione geografica: originaria del Nord America, importata in Europa nel 1884. In Italia fu introdotta con successo solo verso la metà del secolo.
Ecologia: vive nelle acque fredde di fiumi e laghi nutrendosi di pesci, insetti acquatici e crostacei.
Periodo riproduttivo: coincide con quello della trota di torrente (ottobre-gennaio).

Salmo trutta (Trota di corrente)

Caratteri morfologici distintivi: corpo slanciato ricoperto di macchie nere, rosse e aranciate. Dorso olivaceo e scuro, fianchi argentei, grigi o giallognoli.
Distribuzione geografica: in tutta Europa.
Ecologia: vive nei laghi, nei fiumi e nei torrenti in acque limpide, fredde e ossigenate. Vorace predatore carnivoro, si nutre di pesci, piccoli crostacei e insetti anche allo stadio larvale.
Periodo riproduttivo: da ottobre a gennaio a temperature comprese tra i 5°C e i 10°C..

Salmo gairdneri (Trota iridea)

Caratteri morfologici distintivi: corpo appiattito con squame grandi e numerose macchiette nere. Durante il periodo riproduttivo è presente una fascia rosea iridiscente per tutta la lungheza dei fianchi.
Distribuzione geografica: Originaria del settore occidentale del Nord America, dall'Alaska alla California. Introdotta in Europa nel 1880.
Ecologia: vive in acque fredde ed ossigenate di fiumi e laghi. E' un predatore vorace.
Periodo riproduttivo: da fine inverno, inizio primavera (temp.10°C).

Allevamento intensivo:

Le prime troticolture hanno utilizzato il cosiddetto sistema "danese" e cioè vasche in terra relativamente piccole, con flusso di acqua indipendente per ogni vasca e con la pendenza media del 2%. Questo sistema è stato poi sostituito dal sistema "americano", vasconi di terra o cemento, larghi una decina di metri e lunghi fino a qualche centinaio. Nella maggioranza dei casi il fondo rimane in terra battuta o viene ricoperto da ghiaia. Fra i vantaggi delle vasche in terra, rispetto a quelle in cemento, vi è il loro minor costo di produzione e la possibilità di meno frequenti pulizie, essendo dotate di una notevole capacità di autodepurazione. Tra l'altro, i depositi di materiali organici che si accumulano sul fondo e sulle pareti di esse favoriscono una lussureggiante crescita di microrganismi i quali, oltre a mineralizzare e rendere così innocui i depositi stessi, costituiscono un cibo naturale per le trote. Le vasche in terra sono però svantaggiate rispetto a quelle in cemento poiché occupano maggior spazio, a causa dello spessore dei loro argini, poiché vanno soggette a frequenti perdite o cedimenti, con conseguente costosa manutenzione annuale.
La troticoltura intensiva si basa sull'alimentazione essenzialmente artificiale, in grado di coprire l'intero ciclo di allevamento, vale a dire dei riproduttori, avannotti, trotelline, trotelle e trote da consumo.
La troticoltura si è specializzata in due aree ben distinte:
1) la troticoltura di montagna, dove vengono allevati i riproduttori, e dove vengono prodotte, fecondate ed incubate le uova;
2) la troticoltura di pianura, dove gli avannotti sono svezzati e quindi ingrassati fino alla taglia da porzione.

Scelta dei riproduttori:

Similmente a quanto avviene nell'allevamento di altri animali, anche in troticoltura la scelta dei riproduttori è di fondamentale importanza per ottenere migliori produzioni zootecniche. In pratica si separano quelle trote che raggiungono le maggiori dimensioni corporee nel più breve tempo possibile e fra questi pesci si scelgono quelli aventi caratteri morfologici ineccepibili nei riguardi della conformazione corporea generale, della pigmentazione cutanea, della presenza dei caratteri sessuali secondari, ecc
La selezione può essere individuale o familiare e deve mirare ad isolare pesci con ottimo aspetto estetico (fenotipo) e bagaglio genetico (genotipo), entrambi collegati a fattori ambientali, in genere aleatori. Ai futuri riproduttori dovrà essere riservato un ambiente particolare, sia ambientale che dietetico.
Le prestazioni richieste nei pesci di allevamento debbono soddisfare esigenze ambientali ed economiche di produzione e quelle dei pesci destinati a ripopolamento debbono soddisfare un miglior adattamento e sopravvivenza nei luoghi di semina.

Fecondazione artificiale:

La maturità sessuale delle femmine viene in genere raggiunta verso i 3 anni, mentre nei maschi compare un anno prima. La stagione della fregola, o periodo riproduttivo, cade in ottobre-dicembre per la trota fario ed il salmerino, ed in novembre-aprile per la trota iridea.
Sui riproduttori di trota geneticamente selezionati si può anticipare la maturità sessuale attraverso la regolazione del fotoperiodo (si ottiene tramite la variazione dei periodi di illuminazione).
All'avvicinarsi della stagione della fregola, i riproduttori mostrano i caratteri sessuali secondari più accentuati, tanto che i maschi si distinguono agevolmente dalle femmine. Entrambi i sessi presentano la livrea nuziale, con colori cutanei più vivaci, intensi e brillanti. Il maschio assume una colorazione generale più scura e un profilo del capo più appuntito. La femmina presenta l'addome rigonfio e duro al tatto, con la papilla genitale arrossata e sporgente.
E' bene mantenere separati i maschi dalle femmine in quanto i maschi assumono comportamenti aggressivi. I pesci che risultano perfettamente maturi vanno posti in vasche di piccole dimensioni in vicinanza del locale dove viene effettuata la fecondazione e tenuti a digiuno. Si procede quindi all'anestesia dei riproduttori, i pesci risultano infatti più facilmente maneggiabili e i prodotti sessuali sono emessi più facilmente grazie alla rilassatezza dei muscoli addominali. L'anestesia avviene tramite immersione in bagni contenenti sostanze narcotiche. Non appena le trote cominciano a giacere su di un fianco, l'operatore procede alla spremitura. Le uova vengono spremute direttamente in un catino (e si procede per 3-4 femmine) dove successivamente verranno spremuti almeno due maschi. Immediatamente si rimescola il tutto, si lascia riposare qualche minuto e poi si aggiunge acqua limpida fino a sommergere completamente le uova. Dopo aver sciacquato le uova accuratamente si immettono negli apparecchi di incubazione.

Avannotteria:

La durata del periodo di incubazione dell'uovo è tanto minore quanto più alta è la temperatura dell'acqua. Essa si esprime in gradi giorno e, per la trota iridea, ad 1°C, è di 360 giorni, il che significa una durata di 36 giorni a 10°C. Tanto più lungo è il periodo di incubazione, tanto meglio riescono l'uovo e l'avannotto. Quando l'embrionamento ha raggiunto la fase finale, e nell'uovo compaiono due macchie nere, che corrispondono agli occhi del futuro avannotto, le uova vengono commercializzate e spedite negli allevamenti per la schiusa. Questo è il momento di maggior resistenza alle manipolazioni ed al trasporto. La schiusa delle uova avviene su telaini di rete a fori longitudinali, e con cornice di legno la cui acqua è tenuta bassa (circa 20 cm), in modo che scorra attraverso le uova. Dopo la schiusa, l'avannotto giace sul fondo per circa 15 giorni per riassorbire il sacco vitellino, dopodiché comincia a nuotare, sale in superficie, ed inizia ad alimentarsi. Con questo sistema le uova morte sono facilmente eliminabili. Altre vaschette al coperto possono avere forma circolare o quadrata con angoli smussati, ed essere costituite da materiale diverso (metallo, plastica, cemento). Qui l'acqua entra lateralmente e sotto pressione e fuoriesce al centro. In questo modo si viene a creare una corrente circolare continua, in cui i pesci sono sollecitati a distribuirsi uniformemente, e nello stesso tempo gli escrementi ed i residui di cibo vengono trascinati verso il centro. La pulizia pertanto è facilitata, se non resa automatica e continua. Le trotelline di 5-6 cm sono selezionate dagli ambienti di primo allevamento ed allargate in vasche all'aperto. Le vasche per trotelline a forma rettangolare non hanno requisiti particolari, salvo quello di avere dimensioni più ridotte rispetto a quelle destinate all'allevamento delle trote da consumo. Le avannotterie funzionano solo per ottenere trotelle di 12-15 cm, che sono poi trasferite nelle vasche di crescita poste altrove, e restano pertanto inattive per alcuni mesi dell'anno. In tal modo è possibile tra l'altro realizzare ottime campagne profilattiche, e disinfettare a fondo le vasche prosciugate.
Vasche di crescita: la produzione delle trote da consumo si effettua nelle vasche di crescita, le quali costituiscono parte preponderante della troticoltura. A prescindere dal fatto che siano indipendenti o in comunicazione, le loro dimensioni possono variare molto. Nella pianura padana, le vasche misurano in media m 100 x 8 x 1,5 e talora anche 500 x 10 x 2.

Selezione delle trote:

Viene detta comunemente selezione o calibratura quell'operazione che ha per scopo di dare uniformità di misura e peso ai pesci in allevamento vasca per vasca. E' noto infatti che i salmonidi, più che altri pesci, non crescono in misura uniforme, e ciò per varie ragioni. In primo luogo, gli avannotti possono derivare da uova deposte da riproduttori diversi, ma anche nel caso di una singola femmina, si riscontrano disparità di dimensione delle uova e degli avannotti; inoltre si osservano all'interno dei lotti, individui che catturano ed utilizzano cibo meglio degli altri. Con l'utilizzo dei mangimi secchi, che possono venir somministrati numerose volte alla giornata si è attenuato questo fenomeno. In secondo luogo, selezionando i pesci si impedisce o si ostacola efficacemente, il cannibalismo fenomeno specialmente riscontrabile nella trota fario.
La selezione avviene a mano o mediante appositi apparecchi, detti appunto "selezionatori". Ne esistono molti tipi ma tutti si basano sul diverso spessore delle trote da dividere in gruppi. I più semplici sono costituiti da cassette il cui fondo è formato da bacchette o da fessure limitanti spazi di dimensioni variabili, a seconda dello spessore dei pesci che si vuole selezionare.
La frequenza con cui la selezione delle trote deve essere effettuata è in relazione a fattori diversi, ma principalmente alle temperature dell'acqua. In acque relativamente calde i pesci crescono più in fretta e la selezione va effettuata ogni 4-5 settimane, mentre per i pesci che crescono in acque fredde ogni 8-9 settimane.


Alimentazione:

Le trote sono animali carnivori che catturano la loro preda a vista, per cui è necessario che l'ambiente in cui vivono sia costituito da acque limpide.
Le diete adottate si possono classificare in diete umide o fresche che utilizzano prodotti di scarto di pesci freschi d'acqua di mare o di acqua dolce e prodotti della macellazione, diete semi-umide o miste che consistono nell'utilizzazione dei prodotti freschi integrati con farine secche di origine animale e vegetale, e diete secche autosufficienti. Queste diete devono contenere proteine, lipidi, carboidrati, vitamine e minerali in quantità tali da favorire una buona crescita nel minor tempo possibile, favorire l'aspetto ed il sapore della trota e prevenire carenze alimentari che comportano un indebolimento dell'animale, una maggiore suscettibilità alle malattie e conseguente mortalità. Scompensi nell'apporto lipidico possono provocare degenerazioni epatiche. Le materie prime maggiormente impiegate sono: farina di pesce, farina di carne, farina di sangue, farinaccio di grano tenero, lievito di torula, olii e grassi di pece stabulizzati, farine di frumento.
La somministrazione del mangime può essere fatta manualmente e questa è consigliata nella fase di svezzamento degli avannotti, in modo da assicurarsi una distribuzione omogenea sulla superficie delle vasche. L'alimentazione può essere inoltre semi-automatica, consistente, tra l'altro, nel porre il mangime in contenitori sistemati su mezzi meccanici; esso viene sparso sulle vasche attraverso un lungo braccio sporgente collegato al contenitore.

Problemi profilattici e patologia:

Come per altre tipologie di allevamento, gli allevamenti di trote sono soggetti a tutti gli agenti epiziologici, virus, batteri, miceti, parassiti.
La malattia che incide di più sotto il profilo economico è la SEV (Setticemia Emorragica Virale), causata dal Rhabdovirus di Egtved. La NPI ( Necrosi Pancreatica Infettiva), è causata da almeno quattro sierotipi diversi di un Reovirus, questa malattia è caratteristica degli avannotti.
Le malattie batteriche incidono con maggior frequenza nei mesi estivi, quando la temperatura dell'acqua arriva a superare i 15 °C. Le malattie più frequenti sono causate da Aeromonas salmonicida e dalle vibriosi (Vibrio anguillarum).

Inquinamenti:

Uno dei pericoli che affligge i troticoltori è quello degli inquinamenti. La trota, infatti, come pesce di acqua purissima è estremamente sensibile ad alcune sostanze inquinanti, specie quelle che abbassano il contenuto in ossigeno, o che intorbidiscono l'acqua. Occorre tener presente che diverse sostanze possono risultare nocive per i pesci, anche in piccole quantità. Tracce di zinco, rame, piombo, sotto forma di sali solubili, sono nocive per diverse specie ittiche. Lo zinco, ad esempio, potendo dare accumulo, è in grado di portare a morte le trote anche se presente in minime tracce nell'acqua, come può succedere nel caso di tubazioni zincate usate per il passaggio dell'acqua. Anche il ferro ed il manganese, che in alcune acque si trovano sotto forma di bicarbonati disciolti, possono precipitare in seguito a variazioni di pH e ossigeno nell'acqua, determinando in tal modo reazioni dannose sulle branchie dei pesci e sulle uova da essi deposte.
Alcuni gas, che normalmente si trovano disciolti nelle acque a bassi livelli, possono raggiungere alte concentrazioni e risultare così pericolosi per la vita dei pesci (anidride carbonica, azoto) ed altri sono in grado di avvelenarli anche se in piccole quantità (es. idrogeno solforato). Queste condizioni si verificano per lo più nelle acque di origine sotterranea e talora si possono evitare mediante opportuni accorgimenti atti a far evaporare questi gas (cascate, percorsi accidentati, aeratori).

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